Com k on cinù
li fotografì,
n stadon a bicé
n dumal al kopu d l’agä,
n stadon
dismantié al señu d cedä,
n stadon disbicé al nos
dialétu.
Come abbiamo saputo
conservare le fotografie, non buttiamo in malora il «coppo dell’acqua», non
dimentichiamo il «segno di casa», non deprezziamo il nostro dialetto.
Il
«coppo dell’acqua» serviva ad attingere ai secchi di rame, e qui sta ad
indicare tutti gli oggetti che rappresentano una importante traccia della nostra
cultura. Il «segno di casa» è il marchio graffito che contraddistingue ogni
casata, e qui vuole simboleggiare l’identità delle nostre tradizioni.