Comelico Cultura    

 

Padola anni ’20: godeva, unico tra i quattro paesi, di un viale principale così ampio da ospitare ai suoi lati provvisori orticelli.

Nel 1348 un funesto terremoto aveva fatto precipitare il monte Aiarnola che travolse Padola giungendo a lambire Dosoledo.

Il 22 ottobre del 1845 un incendio risparmiò due sole case, 147 famiglie rimasero senza riparo. Andò distrutto in quell’occasione anche il tetto della chiesa.

 

 

 

 

Padola anni ’20, via S. Anna. Sullo sfondo si snodano contro il cielo le creste della Spina, paradiso di bovini di razza bruno alpina delle Regole di Dosoledo e Casamazzagno. Più in basso, nascosti tra larici ed abeti, tanti prati venivano falciati con cura per nutrire le mucche che costituivano la vera ricchezza delle famiglie. Attorno alle case dai tetti geometricamente disegnati da «scandole» di larice, attendono impiego attrezzi e materiali da costruzione.


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