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Una
mascherata senza laké e matazin,
era da disdňrä (feriale): da sole queste due maschere nobilitavano il corteo. Era
ambizione dei paesani prestare sete, mussole, veli, nastri e i gioielli
necessari per adornare ogni anno i loro lakés.
Il
rito della loro vestizione dura ben quattro ore di mano esperta.
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La
mascherata di S. Apollonia era animata dagli uomini maturi, ansiosi di
presentare le loro ultime
trovate «sceniche» e le satire ispirate dall’ultimo anno di vita
paesana. La Messa veniva forse recuperata in seguito, fiduciosi che la
tolleranza della Santa fosse maggiore di quella del Parroco.
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