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Lo
stagnino (al klòmper)
era il mestiere principe che portava la nostra gente nelle vicine valli
fino alle lontane terre d’oltre oceano. Partivano appena dopo le feste
di Natale e rientravano per il periodo della fienagione. Il secondo esodo
avveniva a fine agosto e, per Natale tutti ritornavano a festeggiare ed a
togliere la ruggine dalle lame della lìodä
(slitta). Ogni gruppo, composto da due o tre persone, curava la propria
zona d’influenza nella quale si creavano rapporti di stima e fiducia con
la gente del luogo. Ammiriamo qui la figura di uno dei pionieri con la
ricca barba ed elegante bastone, circondato da pentolame bucato da
rimettere a nuovo. Sulle spalle un piccolo emporio di quanto occorreva per
riparare e, probabilmente, per ristorarsi.
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