Comelico Cultura   

 

Le tariffe venivano concordate in modo da rendere remunerativi i sacrifici ed evitare le disparità tra le zone limitrofe. Al più giovane ed inesperto toccava l’ingrato compito di passare di porta in porta a gridare «Pfanne flicker». A casa non avrebbe certo avuto il coraggio, né sarebbe stato così fiero di quelle urla.

 

 

 

 

Eseguivano il loro lavoro nelle contrade più tranquille, nelle quali i bambini troppo curiosi non venivano a disturbare il rito frequente della confezione manuale di una sigaretta da accendere col carbone incandescente della forgia. L’esalazione dell’acido «aga forti» squarciava le gole, curate poi, al rientro in paese, con appropriate dosi di acqua di vite. Al pomeriggio rimaneva tutto il tempo necessario alla consegna dei manufatti, spesso irriconoscibili per la qualità del restauro. Al garzone veniva la tentazione di chiedere alle clienti meravigliate qualche rapa (centesimo) in più per soddisfare pochi capricci.  

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