Comelico Cultura   

 

La stuä (tinello) è il locale più bello e confortevole della casa cadorina. Esposta al sole, foderata di legno, era dotata del fòrnu da pan sormontato dal sovrafòrnu sul quale riposano al caldo intere generazioni. Il forno è circondato da panche occupate di giorno da masserizie da asciugare e, di sera, da familiari ed ospiti sempre numerosi se i padroni erano simpatici ed avevano qualche bella figliola da marito. Un tavolo e qualche sedia completano l’arredamento. Chi occupava discretamente o per inganno la sedia posta nel mezzo, doveva considerarsi ospite sgradito; è superfluo dire che gli ultimi arrivati preferivano stare in piedi o andarsene presto scusandosi per le chiacchere solo sentite. A parte trovava posto la ruota da filare, sempre disponibile a riempire ritagli di tempo «libero». L’armadio a muro custodiva le «carte di famiglia» ed i generi di conforto (caffè, zucchero, grappa, ecc.); la chiave era sempre ben custodita nelle profonde tasche della gonna di mezzalana della padrona di casa. Alle pareti erano appesi grandi quadri di antenati od immagini sacre, ricoperte progressivamente da strati di fotografie infilate tra vetro e cornice in precaria convivenza.

Un orologio venuto da lontano scandiva stanco non tanto il tempo, che sembrava immobile, quanto il passare delle generazioni che vivevano nello stesso modo i loro giorni in questa vecchia e cara stuä.

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