Lìòdi d noti
Sarà li
zinki. E n dormi. Du n te stradä
Tendi a pasà di omi ko li
liòdi,
i vdis ke stridi n te la karadadä
e cadeni,
davòi, ke fa da kodä.
S tiri la rèiä senti fin du n pièzä
Ñi su par rivä i pasi ko i gazìns
E soti i feri a scuflà la
gezä
E su li spondi śbatucé i rampìns
E denti ke va e leñi. Ko iòn di
Oñun carèiä su la liòdä i rami
D al so tasòn; se mai nkamò na borä.
Po iòn a val e kan k sonä med-dì
E a Muié i e
sfnidi e piòñ de fami
Ruvä li femni, nkonträ, ko la torä.
Pitanthiu
(dr.
Pio Zandonella Necca)
Ricordiamo con riconoscenza il Dr.
Pio che ha regalato alla sua gente una raccolta di poesie dialettali delle quali
riportiamo la più significativa per queste immagini.
L’autore descrive le sensazioni
provate durante una notte invernale insonne. Sente passare davanti a casa gli
uomini con la slitta diretti nel bosco a prendere la legna. Riconosce ogni
rumore causato dal procedere delle persone e dalla conseguente dinamica degli
attrezzi.
All’albeggiare immagina tutti
intenti a caricare sulla slitta i rami della propria catasta. A mezzogiorno, li
vede arrivare stanchi ed affamati a Moiè dove trovano ad attenderli le donne
con la giovenca pronte ad alleviare le loro fatiche.
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