La
paura delle epidemie, delle guerre e carestie, il ricordo di una
guarigione, di una grazia ricevuta, di una morte improvvisa,
l’adempimento di un voto: tutti questi sentimenti trovavano pratica
espressione nella presenza di capitelli, crocefissi ed immagini sacre
sugli edifici, agli incroci delle strade, in mezzo ai prati.
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L’umile
sacrificio di un uomo stroncato dalla croce del suo lavoro era così
ricordato dai familiari. Qui affiancati appaiono due sacrifici così
diversi di due fratelli nati in altri luoghi ed in altri tempi, destinati
ad un incontro senza fine.
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