Comelico Cultura    

 

Dal Laudo del’Hon.do Commun di Candide fatto l’anno 1630

 

«… perciò vedendo occorrere molti cambiamenti circa l’Honore di Sua Divina Maestà, quali apportano grave scandalo, abbiamo giudicato conveniente di cominciar questo nuovo Laudo da questo capo… pertanto ordiniamo, et determiniamo, che nei tre soliti giorni delle Regazioni, nei quali si vanno alla chiesa di S. Pietro, di S. Nicolò et di S. Luca di Padola, siano tenuti senza altro comandamento andar di persona per ogni fogo di tutto il Commun a accompagnar le insegne della nostra redentione, che sono le Sante Croci secondo l’istituto di santa chiesa et parimente il giorno ultimo delle festività delle Pentecoste, che è solito andarsi attorno Tavella per pregar Iddio che ci conservi i frutti della terra, acciò con quelli sustentando i corpi nostri possiamo meglio servir Sua divina maestà. Imponendo pena a chi contrafarà da accompagnarle di vadie una per persona, quando però non vi sia legittimo impedimento o licenza dei capi delle regole».

 

I «santi», le rogazioni e le altre ricorrenze religiose scandivano, come altrove, il calendario rurale di queste comunità. La severità degli antichi laudi circa la presenza dei regolieri a cerimonie religiose tende anche a garantire la massima partecipazione alla fabula (assemblea della Regola), che spesso coincideva con tali ricorrenze. In questo modo il regoliere era maggiormente impegnato alle deliberazioni prese, che potevano consistere nella attribuzione di onerosi incarichi comunitari.

 

L'intima religiosità che traspare dalla figura qui accanto, non è legata ad alcun codice o costrizione.

 

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