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Dal
Comelico Superiore fuggirono dall’invasione centodieci nuclei familiari.
Alfaré Ambrogio trovava ospitalità nella lontana Palermo, la famiglia di
Zannantonio Sagrestan Giosué, qui ritratta, si fermava a Bari. Alcuni,
arrivati a Domegge, tornarono indietro causa il blocco della ferrovia e la
mancanza di tutto. In paese trovarono le case ripulite di ogni povera
cosa: gli occupanti avevano requisito buona parte del bestiame e dei
prodotti della terra conservati nelle cantine.
Sulle
donne ricadeva la pesante responsabilità di far sopravvivere le famiglie
prive degli uomini in età attiva, impegnati al fronte. Di quel periodo si
ricorda la miseria e la fame.
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