Comelico Cultura    

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Ogni famiglia mandava al mulino il proprio sacco le cui dimensioni dipendevano più dalle possibilità economiche che dal numero delle bocche da sfamare. Al trasporto provvedevano 2 asini pazienti, uno detto moro per il suo colore, l’altro gino in virtù di sconosciuti meriti.

A scuola, per i meno diligenti, il maestro pronosticava un avvenire simile a quello del «moro» e del «gino». Il Bin, il mugnaio, restituiva farina e crusca in sacchi alleggeriti della muladurä (compenso pari a 4 Kg/ql). La crusca non veniva ancora prescritta per le diete; era più volgarmente destinata a polli e maiali che riuscivano fortunatamente ad ingrassare.