Chi rientrava dall’estero portava della stessa povera valigia, qualche idea certo nuova per quel tempo. Nascevano così le cooperative di fornai con Presidente ed amministratore (1914). Si produceva il pane bianco con servizio di consegna a domicilio. Ma, causa gli oneri di gestione non proporzionati alla «dimensione del mercato», l’esperienza si consumava lentamente dando origine ad una serie di forni privati che a poco a poco scoraggiarono l’impiego del casalingo fornu da pan.

Le idee socialiste, importate dall’emigrazione, trovavano pratica attuazione nell’istituzione delle cooperative di consumo gestite da una struttura organica e democratica. La gente fruiva degli effetti benefici di quella concorrenza, aumentando forse i consumi e distribuendo equamente maggiori debiti.

Dopo la guerra ‘15-’18 si esauriva progressivamente anche questa esperienza.

Nell’immagine del 1909 la «Cooperativa del proletariato comelicese magazzino generi alimentari e scope» di Candide. 

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